giovedì 29 aprile 2010

La parte più rivoluzionaria...

...dell'uso indefesso e disperato del cellulare da parte di tutto l'occidente sta non certo nel fatto che tutti noi oramai siamo reperibili, rintracciabili, dunque controllabili da chiunque abbia un motivo per farlo, ma nel fatto che è stato inventato un nuovo dizionario, fatto di parole che si mischiano a numeri e, soprattutto, simboli matematici: il tutto per evitare lo smacco di sforare i 160 caratteri e pagare doppio un sms. S'è sentito il bisogno, soprattutto tra i più virtuosi e fantasiosi, di abbreviare il maggior numero di parole: dopodichè l'abitudine si è espansa a macchia d'olio come un virus. Prendete questa foto, per esempio:














Non vi dà l'idea del movimento, di una macchia d'olio che si espande? A proposito: per combattere le macchie d'olio sui vostri vestiti, bisogna usare la trielina. Se i vestiti sono colorati, può funzionare anche uno sgrassatore universale: basta farlo agire per qualche minuto e il gioco è fatto.

Comunque, dicevo: una persona riceveva da un'altra persona un sms in cui perchè era scritto "xkè", in cui per lo meno era abbreviato in "x lo -" e in cui più o meno era codificato con un "+ o -"; la persona trovava il nuovo linguaggio figo o per lo meno utile a non pagare di meno e ripeteva il codice in un sms per un'altra persona; e così via. E' la classica teoria del "se due persone dicono una cosa ad altre due persone, e quelle altre due persone lo dicono ad altre due ognuna e così via prima o poi la voce raggiunge il mondo intero": in questo caso, quello col cellulare.

Il problema arriva quando ragazzi sempre più giovani possiedono il telefono: il bello è che si sentono fighi, in realtà non sono altro che vittime delle apprensioni della madre che può mettere le proprie paranoie in una suoneria della Rana Pazza e chiamare il figlio ogni volta che le pare e piace. Pare che ci sian sempre + persone analfabete ke scrivono anke quando gli viene rikiesto di farlo bene in questa maniera qui xkè smanettano talmente tanto con gli sms gratis della Vodafone che hanno xso il cervello e nn riescono a distinguere dove un linguaggio simile sia accettato e dove no.

Un'altra cosa tremebonda sono le emoticon, quelle derivanti direttamente dalla chat di Msn Messenger. Le emoticon son quelle cose che mimerebbero il tuo stato d'animo nel momento in cui stai scrivendo: si presentano pressapoco così, e son sicuro che ce ne sono milioni di altre:


C'è pure il sorriso da gatto. Ho avuto un gatto per tredici anni, e non l'ho mai visto sorridere: ne devo dedurre che fosse un povero miciogatto triste?
Comunque, il problema della comunicazione testuale era che non potevi esprimere il tuo stato d'animo se non attraverso giri di parole magari bellissimi ma così complicati e noiosi... non bisogna essere pedanti quando si spinge tre volte il 7 e due volte il 2, bisogna essere immediati. E coglioni.
>:-(

martedì 27 aprile 2010

Vi fosse mai capitato...

...di trovare del musotto nei vostri cocktail in discoteca, sappiate che sono stato io - coadiuvato da alcuni amici che non si prenderanno mai la responsabilità delle proprie azioni. Sentivo questo peso sulla coscienza che mi opprimeva da giorni e mesi e anni: ebbene, ecco qua la confessione. Prima di continuare, una foto del musotto, che non tutti conosceranno, ma che comunque quelli che hanno avuto a che fare con gente romagnola di più di 50 anni - genitori, nonni, pedofili attempati o presentatori televisivi - non possono non conoscere:














I più svegli avran capito che sì, magari quest'uomo si può pure trovare in discoteca, ma all'interno di un cocktail è pressochè impossibile, a meno che non sia una coppa di champagne bella grande - di quelle che usavano per introdurre il seno di Francesca Dellera e Serena Grandi e far finta che quelle fossero tette perfette. Comunque, il signore qui di sopra è un politico italiano che, per colpa di questa arrogante omonimia col nostro salume nostrano, ha rubato la scena di googleimages: ora come ora si trovano solo foto sue se digitate musotto, ed è effettivamente una grossa ingiustizia. Comunque non è di lui che volevo parlare.

Il tutto nasce dalla nostra repulsione/attrazione per le discoteche: siamo sempre stati quelli che dicevano "io in quei postacci non mi diverto" salvo poi andarci perchè "ci vanno tutti" e effettivamente raramente divertirsi e uscire alle 2 - 2,30, orario in cui di solito la bella gente entra. Comunque, dovevamo inventarci dei diversivi, qualcosa che potesse rendere la nostra presenza in discoteca assurda, grottesca, insomma quella che effettivamente era: una cosa fuori luogo. E così a volte si portava all'interno del luogo di perdizione un mandarino, a volte un filo interdentale, a volte una scatoletta di tonno quali premi da far vincere a coloro i quali rispondevano in maniera intelligente e originale alla domanda: "Fammi un esempio". Chi replicava "esempio di che cosa?" veniva immantinente eliminato in quanto mica siamo a "Chi vuol essere milionario?" che ci sono gli aiutini. Ovviamente quasi nessuno riusciva a rispondere, essendo la maggior parte degli avventori dei totali esauriti da figa e cacata di lievito; ma una volta, una ragazza senza battere ciglio ci parlò dell'aumento del prezzo del pane nel 1935, delle sue implicazioni e della reazione del popolo. E' stata sicuramente la vincitrice esaurita da cacata di lievito più meritevole.


Comunque il musotto ha un'origine diversa. Il musotto è un salume tra i più unti e schifosi che il genere umano abbia mai partorito: ha una consistenza tale per cui, se lo tieni troppo tra le dita, si scioglie lasciandoti una pellicola di grasso che difficilmente si riesce a togliere se non per mezzo della carta vetrata.

Quando ero al ristorante con gli amici, e ordinavamo gli affettati misti, un mix tra sgomento e speranza animava le nostre membra: speranza perchè se arrivava il musotto assieme al resto dei salumi, sarebbe scattato il delirio; sgomento perchè la guerra del musotto constava nel recapitare l'immondo affettato in ogni orifizio di un'altra persona, in una battaglia tutti contro tutti in cui spesso poveri sfortunati venivano inondati di unto in tutti i pertugi più nascosti e impensati, finendo così per diventare degli ignari trasportatori di musotto semoventi. Invece che un "unto dal Signore", il malcapitato diventava un unto e basta. Ecco come si presenta una persona pur aggraziata se inondato di musotto:




Da lì l'idea folle e geniale: andare ogni volta che si usciva al supermercato preventivamente - diciamo la mattina - andare al settore alcolici e prendersi una bottiglia di limoncello - quando ancora non eravamo in grado di rubare bottiglie direttamente in loco eravamo comunque delle persone lungimiranti e previdenti - poi passare dal settore macelleria e prendersi un etto di musotto, che sarebbe poi venuto con noi in discoteca e si sarebbe sparso nei capelli della gente che ballava, nei cocktail che la gente beveva, nei divanetti in cui la gente sedeva.
Una volta, in fila per entrare, misi una fetta di copioso musotto sulla spalla di un povero avventore, fiero possessore di un cappotto di pelle con borchie assortite. Quando un amico si accorse di quel che era successo al malcapitato, in maniera innocente e sbigottita esclamò:
"Guarda! Ti è piovuta una cotenna di maiale sulla spalla!"
Rimane una delle scene più belle della mia vita.
A pensarci bene, alla fine in discoteca ci divertivamo eccome. Alla faccia vostra.

venerdì 23 aprile 2010

Ecco a voi un'idiozia...

..che ho trovato grazie a Facebook. Sapete, forse ho già detto che Facebook riassume e si fa spettro dell'opinione pubblica per il semplice fatto che praticamente ci siamo tutti. Ecco, una cosa che forse non ho detto è che questa caratteristica è tutt'altro che positiva, perchè palesa l'imbecillità della media dei cittadini italiani. Comunque, veniamo a noi:

"Beppe Grillo, al netto dei contenuti, è uguale a Berlusconi (per leggere l'illuminante considerazione e anche altro, andare qui)"

Il comico ligure, da quando è sceso in politica, è passato dall'essere Cristo Nostro Salvatore sceso nelle melme della nostra classe governatrice per portarci ad una più alta, nobile e pura democrazia; oggi come oggi, è visto come il "guru del vaffanculo". Grillo nostra luce del V-Day e dell'intervento in Parlamento era appoggiato da tutti quelli della sinistra: tranne il PD, ovviamente. Perchè è ovvio che la sua lista non ruberebbe voti a Berlusconi, ma a Bersani. Il problema è che la politica odierna è un "dare contro" o "stare a favore" di Silvio: nel momento in cui una persona dà contro ad entrambe le compagini non va più bene, e va incontro alla gogna mediatica. Dire che al netto dei contenuti, ciò che dice Grillo è in tutto e per tutto simile a ciò che dice Silvio perchè non usa il dibattito ma l'arringa pubblica e ridicolizza i suoi avversari è come dire che "ciò che dice Rudy Voller al netto dei contenuti è in tutto e per tutto simile a ciò che dice Hitler perchè entrambi parlano tedesco e hanno i baffettini" (cit.). Rudy Voller è un ex calciatore tedesco, e si presentava così:











Piccola parentesi: ora che ho messo la foto di Rudy Voller nel mio blog posso dirmi assolutamente realizzato. Ho avuto sicuramente una vita gratificante e piena di significato, ora. Comunque.


Prendiamo un pò tutto quello che viene imputato a Grillo. Dunque, una cosa che spesso gli si contesta sono i modi: in una piazza piena di folle adoranti, senza dibattito, solo la sua voce che tuona contro questo e contro quello. Perfetto: ma a parte il modo di usare la voce, non è poi così diverso dal metodo che utilizzano tutti i comici di oggi. Prendiamo Luttazzi, artista molto caro al popolo - viola e non - e devo dire anche a me: non è che nei suoi monologhi si porta dietro Dell'Utri per dargli la possibilità di controbattere ad una sua battuta. Anzi, mi farò odiare dai "compagni" e dirò di più: non è che "Raiperunanotte" sia stato poi così diverso. Ad ognuno degli intervenuti veniva data la parola; questo faceva un intervento più o meno lungo, intervallato da continui e ripetuti applausi a scena aperta della platea adorante del PalaDozza. Più o meno così:


Ora il cosiddetto "popolo viola" può identificare Grillo con Berlusconi "al netto dei contenuti" (?!?!?!) quanto vuole: se è vero che è una sorta di aggregazione nata dal basso, con internet come collante, allora vuol dire che la nascita, lo spermatozoo che ha fecondato l'ovulo, la trombata è avvenuta lì, in quella piazza di Bologna dove un anno fa e anche più c'è stato il V-Day. Che "al netto dei contenuti" non è stato poi così diverso da Raiperunanotte. Anzi.
ps. Certo che è una figata ragionare "al netto dei contenuti". Puoi collegare cose completamente diverse senza spiegarne assolutamente la ragione e il filo logico che li lega. D'ora in poi lo devo fare più spesso: la mia capacità di sintesi ne gioverà senz'altro.

lunedì 19 aprile 2010

Tanto per cominciare...

...o meglio, per ricominciare, forse dovrei chiedere scusa per la prolungata assenza: ma non penso di farlo, per almeno due motivi. Primo, vi avevo avvertito sulla mia incostanza, e che dunque prima o poi pure sta novità del blog mi avrebbe dato noia. Ci ha messo pure molto più tempo di quanto pensassi: però è sempre bello ritrovarlo qui dove l'avevo lasciato. Dà un senso di sicurezza: e finisce sempre che qualcosa ci ricomincio a scrivere. In secondo luogo, non chiedo scusa perchè voi non esistete. Ora non cominciate ad agitarvi sulla sedia e a gridare "cogito ergo sum": cartesianamente parlando, esistete eccome. Però siete al massimo un paio di persone, e la voce di un paio di persone che protestano non arriva neanche al primo piano da cui sto imbrattando pagine web con microchip in times new roman. Foste in mille, ancora ancora, capirei.


Comunque, con tutto quel che è successo nel mondo, mi ero preso appunti sul cellulare di quel che volevo dire e potevo parlare: doveva venire una sorta di "considerazioni sparse", ma mi è sembrato troppo semplicistico per un cervellotico come me. Il cervello è l'organo che permette di fare un sacco di bei pensieri; pare che quello maschile si presenti così:
















Siccome però sono un cervellotico, sostituite la parte "motori, motori e ancora motori" con una discarica abusiva di pippe mentali.


Comunque alla fine non faccio "considerazioni sparse", per la gioia di coloro che hanno letto approfondimenti di ogni tipo su Raimondo Vianello, il Vulcano Ejaculatiol (non è mia, ma è comunque geniale come definizione...), Fini che si accorge solo ora che cancellare AN e inglobarla nel partito politico di un pappone è stato un lieve errore di valutazione - la coerenza delle volte sarebbe gradita - e l'Inter che a momenti ci lascia lo scudetto, sia quello odierno che del 2006. Alla fine spiazzo tutti e ripesco dal dimenticatoio "Natural Born Killers".


In quel periodo fece molto scandalo per il contenuto di violenza all'interno del film: tutto fumo negli occhi ovviamente. Perchè Natural Born Killers magari nella prima parte del film può pure somigliare a un film sulla violenza, quella becera e fisica, compiuta da due minorati mentali per il gusto di uccidere: ma è la seconda parte il vero capolavoro. Intanto, entrano in scena due mostri come Tommy Lee Jones e Robert Downey Jr., e da soli portano un film fondato su un bravo attore - Woody Harrelson, una mia personale passione - e una onesta mestierante che si è fatta una carriera sul "mio dio quanto sono strana e cattiva" a un livello superiore. In seconda battuta, l'ultima parte del film è fondamentalmente tutta incentrata sulla violenza altrui: quella delle prigioni e, soprattutto, quella dei media, il che porta tutti sullo stesso livello di Mickey e Mallory. Il direttore del carcere, con la sua improbabile pettinatura a onda surf, punisce gli avventori del carcere con un macinino che, sottoposto alle narici, le dilata a livelli disumani creando un dolore fisico, una tortura che neanche nel Medioevo. Il conduttore televisivo che deve convincere Mickey a fare un'intervista prima che gli venga fritto il cervello riesce nell'intento elencando i maniaci di cui ha fatto lo speciale, affermando poi che lo share della puntata sui due maniaci protagonisti ha spazzato via tutti gli altri in termini di audience. La scena si presenta pressapoco così:
"Ne hai fatto uno su quello di Milwaukee?"
"Sì, sì"
"Il più seguito qual è stato?"
"Ah, il tuo, l'ha spazzato via"
"E su quel pazzo stupratore di Ted Bundy?"
"Anche quello... naaah, zero assoluto, non c'è storia, sei più forte, vuoi scherzare"
"E l'hai fatto su Manson?"
"..... Manson ti batte..."
"E' difficile battere il re"
"Già, già"
Niente, alla fine della fiera Oliver Stone, se non si mette a fare megastronzate come Alexander, è sempre un bravo regista. Talk Radio, U-Turn, JFK: vi ho amato.
ps. Anni fa, negli anni più bui e beceri della moda, quando andava di brutto la maglietta con sopra scritto "de puta madre" perchè gli ignorantoni che la sfoggiavano credevano fosse un insulto, era uscita anche un'altra maglietta con su scritto "Oliver Stone". La spiegazione di tale citazione sfuggiva ad ogni umana comprensione, anche alla mia. Semplicemente dico, a voi che l'avete inventata: la peste sulle vostre famiglie.