martedì 8 giugno 2010

Spuntano nuovi inquietanti particolari...

... sulla morte di Gary Coleman, l'ex protagonista della serie tv "Il mio amico Arnold": o per lo meno, sarebbero inquietanti se non fosse che sono macabramente grottesche e irresistibili. Ricapitolando: il 42enne rimasto bambino Gary Coleman - alto più o meno 1,30 m - ex stella della splendida tv anni '80 - quella dei Jefferson, dei Robinson, di Casa Keaton e Genitori in Blue Jeans, per intenderci - finita nel dimenticatoio assordante di alcune trasmissioni di meteore si ricicla quale guardia personale di un non meglio precisato vip. E già qui c'è da ridere: io le guardie personali me le immagino pressapoco così:













Insomma, personaggi d'incommensurabile ignoranza misurabili in metri cubici dall'incazzatura facile che circondano l'individuo e con la propria mole ne nascondono le fattezze dagli occhi indiscreti e curiosi dei passanti. Ve la immaginate una guardia personale fatta così:


















che prende a cazzotti le persone al grido di: "Che cavolo stai dicendo, Willis?". Io sì: e impazzisco dal ridere.

Gary Coleman è morto perchè è caduto ed ha battuto la testa. L'immagine di un nano che muore perchè batte la testa è di per sè una barzelletta: chiunque cada dall'altezza di un metro e qualche Manzotin, massimo che può fare è sbucciarsi il ginocchio e uscirne semplicemente un pò rintronato. L'ex Arnold, temutissima guardia personale - di chi? Di Puffetta? - ci ha lasciato cadendo dalla misera altezza che il Creatore gli aveva concesso in sorte, forse scivolando su una buccia di banana che inavvertitamente la moglie aveva lasciato in cima alle scale.

E a proposito della moglie: uno si immagina che sia una midget insensata. In realtà era una modella, 1,75 di curve. Uno dice: la fama degli anni '80 che si è portato dietro Arnold ha la coda lunghissima, perchè altrimenti non ci sarebbe assolutamente una ragione per cui una gnocca del genere debba accompagnarsi a un minorato. Primo: cosa mai ci sarà da vantarsi nello stare con un ex celebrità che per 4 o 5 anni ha fatto ridere qualcuno? Secondo: non c'è nessun altro da spremere? D'altronde, se Arnold si era ridotto a fare la guardia personale, era probabilmente perchè aveva sperperato quel poco che era riuscito a guadagnare.

Questo mi porta ad uno dei retroscena più insulsi di tutta la faccenda: si sa che il telefilm Arnold è stato accompagnato da una sorta di maledizione di cui la morte del protagonista è solo l'ultima stazione della via crucis. Tutti, bene o male, hanno avuto tragedie personali e guai con la giustizia, a cominciare proprio da Gary Coleman, arrestato qualche tempo prima per violenze domestiche. Dunque, il figone di cui sopra non solo si era scelta un ex celebrità menomata, ma addirittura pur essendo alta 40 cm in più si faceva pure malmenare! Ma guardateli:


Appartechè la foto mi fa ricredere ampiamente sul discorso "figone", ce lo vedete quello di sinistra menare l'energumena di destra? Ma il delirio non finisce qui.
Sì, perchè pur essendo a conoscenza di tutti questi particolari non ero stato comunque spinto a scrivere qualcosa finchè non ho letto l'ennesima caratteristica squallidamente ironica di tutta la vicenda: girava qualche tempo fa il file audio della chiamata all'ambulanza del figone che poi figone non è. Agghiacciante, disperata. Poi si viene invece a sapere che, nel frattempo, la moglie di Arnold figona che poi figona non è avrebbe pensato bene di diffondere le foto della salma dell'ex maritino. E questo è troppo: prima telefona disperata al 113, poi mette in giro le Polaroid dello stecchito.
Morale: non ho mai apprezzato troppo il morto in questione, che per apice di assurdità voleva candidarsi alle politiche dello stato della California prima che un altro Arnold ne prendesse le redini. Però nessuno merita una morte così insensata: bisognerebbe essere dispiaciuti di un evento simile, non sbellicarsi di risate..

giovedì 29 aprile 2010

La parte più rivoluzionaria...

...dell'uso indefesso e disperato del cellulare da parte di tutto l'occidente sta non certo nel fatto che tutti noi oramai siamo reperibili, rintracciabili, dunque controllabili da chiunque abbia un motivo per farlo, ma nel fatto che è stato inventato un nuovo dizionario, fatto di parole che si mischiano a numeri e, soprattutto, simboli matematici: il tutto per evitare lo smacco di sforare i 160 caratteri e pagare doppio un sms. S'è sentito il bisogno, soprattutto tra i più virtuosi e fantasiosi, di abbreviare il maggior numero di parole: dopodichè l'abitudine si è espansa a macchia d'olio come un virus. Prendete questa foto, per esempio:














Non vi dà l'idea del movimento, di una macchia d'olio che si espande? A proposito: per combattere le macchie d'olio sui vostri vestiti, bisogna usare la trielina. Se i vestiti sono colorati, può funzionare anche uno sgrassatore universale: basta farlo agire per qualche minuto e il gioco è fatto.

Comunque, dicevo: una persona riceveva da un'altra persona un sms in cui perchè era scritto "xkè", in cui per lo meno era abbreviato in "x lo -" e in cui più o meno era codificato con un "+ o -"; la persona trovava il nuovo linguaggio figo o per lo meno utile a non pagare di meno e ripeteva il codice in un sms per un'altra persona; e così via. E' la classica teoria del "se due persone dicono una cosa ad altre due persone, e quelle altre due persone lo dicono ad altre due ognuna e così via prima o poi la voce raggiunge il mondo intero": in questo caso, quello col cellulare.

Il problema arriva quando ragazzi sempre più giovani possiedono il telefono: il bello è che si sentono fighi, in realtà non sono altro che vittime delle apprensioni della madre che può mettere le proprie paranoie in una suoneria della Rana Pazza e chiamare il figlio ogni volta che le pare e piace. Pare che ci sian sempre + persone analfabete ke scrivono anke quando gli viene rikiesto di farlo bene in questa maniera qui xkè smanettano talmente tanto con gli sms gratis della Vodafone che hanno xso il cervello e nn riescono a distinguere dove un linguaggio simile sia accettato e dove no.

Un'altra cosa tremebonda sono le emoticon, quelle derivanti direttamente dalla chat di Msn Messenger. Le emoticon son quelle cose che mimerebbero il tuo stato d'animo nel momento in cui stai scrivendo: si presentano pressapoco così, e son sicuro che ce ne sono milioni di altre:


C'è pure il sorriso da gatto. Ho avuto un gatto per tredici anni, e non l'ho mai visto sorridere: ne devo dedurre che fosse un povero miciogatto triste?
Comunque, il problema della comunicazione testuale era che non potevi esprimere il tuo stato d'animo se non attraverso giri di parole magari bellissimi ma così complicati e noiosi... non bisogna essere pedanti quando si spinge tre volte il 7 e due volte il 2, bisogna essere immediati. E coglioni.
>:-(

martedì 27 aprile 2010

Vi fosse mai capitato...

...di trovare del musotto nei vostri cocktail in discoteca, sappiate che sono stato io - coadiuvato da alcuni amici che non si prenderanno mai la responsabilità delle proprie azioni. Sentivo questo peso sulla coscienza che mi opprimeva da giorni e mesi e anni: ebbene, ecco qua la confessione. Prima di continuare, una foto del musotto, che non tutti conosceranno, ma che comunque quelli che hanno avuto a che fare con gente romagnola di più di 50 anni - genitori, nonni, pedofili attempati o presentatori televisivi - non possono non conoscere:














I più svegli avran capito che sì, magari quest'uomo si può pure trovare in discoteca, ma all'interno di un cocktail è pressochè impossibile, a meno che non sia una coppa di champagne bella grande - di quelle che usavano per introdurre il seno di Francesca Dellera e Serena Grandi e far finta che quelle fossero tette perfette. Comunque, il signore qui di sopra è un politico italiano che, per colpa di questa arrogante omonimia col nostro salume nostrano, ha rubato la scena di googleimages: ora come ora si trovano solo foto sue se digitate musotto, ed è effettivamente una grossa ingiustizia. Comunque non è di lui che volevo parlare.

Il tutto nasce dalla nostra repulsione/attrazione per le discoteche: siamo sempre stati quelli che dicevano "io in quei postacci non mi diverto" salvo poi andarci perchè "ci vanno tutti" e effettivamente raramente divertirsi e uscire alle 2 - 2,30, orario in cui di solito la bella gente entra. Comunque, dovevamo inventarci dei diversivi, qualcosa che potesse rendere la nostra presenza in discoteca assurda, grottesca, insomma quella che effettivamente era: una cosa fuori luogo. E così a volte si portava all'interno del luogo di perdizione un mandarino, a volte un filo interdentale, a volte una scatoletta di tonno quali premi da far vincere a coloro i quali rispondevano in maniera intelligente e originale alla domanda: "Fammi un esempio". Chi replicava "esempio di che cosa?" veniva immantinente eliminato in quanto mica siamo a "Chi vuol essere milionario?" che ci sono gli aiutini. Ovviamente quasi nessuno riusciva a rispondere, essendo la maggior parte degli avventori dei totali esauriti da figa e cacata di lievito; ma una volta, una ragazza senza battere ciglio ci parlò dell'aumento del prezzo del pane nel 1935, delle sue implicazioni e della reazione del popolo. E' stata sicuramente la vincitrice esaurita da cacata di lievito più meritevole.


Comunque il musotto ha un'origine diversa. Il musotto è un salume tra i più unti e schifosi che il genere umano abbia mai partorito: ha una consistenza tale per cui, se lo tieni troppo tra le dita, si scioglie lasciandoti una pellicola di grasso che difficilmente si riesce a togliere se non per mezzo della carta vetrata.

Quando ero al ristorante con gli amici, e ordinavamo gli affettati misti, un mix tra sgomento e speranza animava le nostre membra: speranza perchè se arrivava il musotto assieme al resto dei salumi, sarebbe scattato il delirio; sgomento perchè la guerra del musotto constava nel recapitare l'immondo affettato in ogni orifizio di un'altra persona, in una battaglia tutti contro tutti in cui spesso poveri sfortunati venivano inondati di unto in tutti i pertugi più nascosti e impensati, finendo così per diventare degli ignari trasportatori di musotto semoventi. Invece che un "unto dal Signore", il malcapitato diventava un unto e basta. Ecco come si presenta una persona pur aggraziata se inondato di musotto:




Da lì l'idea folle e geniale: andare ogni volta che si usciva al supermercato preventivamente - diciamo la mattina - andare al settore alcolici e prendersi una bottiglia di limoncello - quando ancora non eravamo in grado di rubare bottiglie direttamente in loco eravamo comunque delle persone lungimiranti e previdenti - poi passare dal settore macelleria e prendersi un etto di musotto, che sarebbe poi venuto con noi in discoteca e si sarebbe sparso nei capelli della gente che ballava, nei cocktail che la gente beveva, nei divanetti in cui la gente sedeva.
Una volta, in fila per entrare, misi una fetta di copioso musotto sulla spalla di un povero avventore, fiero possessore di un cappotto di pelle con borchie assortite. Quando un amico si accorse di quel che era successo al malcapitato, in maniera innocente e sbigottita esclamò:
"Guarda! Ti è piovuta una cotenna di maiale sulla spalla!"
Rimane una delle scene più belle della mia vita.
A pensarci bene, alla fine in discoteca ci divertivamo eccome. Alla faccia vostra.

venerdì 23 aprile 2010

Ecco a voi un'idiozia...

..che ho trovato grazie a Facebook. Sapete, forse ho già detto che Facebook riassume e si fa spettro dell'opinione pubblica per il semplice fatto che praticamente ci siamo tutti. Ecco, una cosa che forse non ho detto è che questa caratteristica è tutt'altro che positiva, perchè palesa l'imbecillità della media dei cittadini italiani. Comunque, veniamo a noi:

"Beppe Grillo, al netto dei contenuti, è uguale a Berlusconi (per leggere l'illuminante considerazione e anche altro, andare qui)"

Il comico ligure, da quando è sceso in politica, è passato dall'essere Cristo Nostro Salvatore sceso nelle melme della nostra classe governatrice per portarci ad una più alta, nobile e pura democrazia; oggi come oggi, è visto come il "guru del vaffanculo". Grillo nostra luce del V-Day e dell'intervento in Parlamento era appoggiato da tutti quelli della sinistra: tranne il PD, ovviamente. Perchè è ovvio che la sua lista non ruberebbe voti a Berlusconi, ma a Bersani. Il problema è che la politica odierna è un "dare contro" o "stare a favore" di Silvio: nel momento in cui una persona dà contro ad entrambe le compagini non va più bene, e va incontro alla gogna mediatica. Dire che al netto dei contenuti, ciò che dice Grillo è in tutto e per tutto simile a ciò che dice Silvio perchè non usa il dibattito ma l'arringa pubblica e ridicolizza i suoi avversari è come dire che "ciò che dice Rudy Voller al netto dei contenuti è in tutto e per tutto simile a ciò che dice Hitler perchè entrambi parlano tedesco e hanno i baffettini" (cit.). Rudy Voller è un ex calciatore tedesco, e si presentava così:











Piccola parentesi: ora che ho messo la foto di Rudy Voller nel mio blog posso dirmi assolutamente realizzato. Ho avuto sicuramente una vita gratificante e piena di significato, ora. Comunque.


Prendiamo un pò tutto quello che viene imputato a Grillo. Dunque, una cosa che spesso gli si contesta sono i modi: in una piazza piena di folle adoranti, senza dibattito, solo la sua voce che tuona contro questo e contro quello. Perfetto: ma a parte il modo di usare la voce, non è poi così diverso dal metodo che utilizzano tutti i comici di oggi. Prendiamo Luttazzi, artista molto caro al popolo - viola e non - e devo dire anche a me: non è che nei suoi monologhi si porta dietro Dell'Utri per dargli la possibilità di controbattere ad una sua battuta. Anzi, mi farò odiare dai "compagni" e dirò di più: non è che "Raiperunanotte" sia stato poi così diverso. Ad ognuno degli intervenuti veniva data la parola; questo faceva un intervento più o meno lungo, intervallato da continui e ripetuti applausi a scena aperta della platea adorante del PalaDozza. Più o meno così:


Ora il cosiddetto "popolo viola" può identificare Grillo con Berlusconi "al netto dei contenuti" (?!?!?!) quanto vuole: se è vero che è una sorta di aggregazione nata dal basso, con internet come collante, allora vuol dire che la nascita, lo spermatozoo che ha fecondato l'ovulo, la trombata è avvenuta lì, in quella piazza di Bologna dove un anno fa e anche più c'è stato il V-Day. Che "al netto dei contenuti" non è stato poi così diverso da Raiperunanotte. Anzi.
ps. Certo che è una figata ragionare "al netto dei contenuti". Puoi collegare cose completamente diverse senza spiegarne assolutamente la ragione e il filo logico che li lega. D'ora in poi lo devo fare più spesso: la mia capacità di sintesi ne gioverà senz'altro.

lunedì 19 aprile 2010

Tanto per cominciare...

...o meglio, per ricominciare, forse dovrei chiedere scusa per la prolungata assenza: ma non penso di farlo, per almeno due motivi. Primo, vi avevo avvertito sulla mia incostanza, e che dunque prima o poi pure sta novità del blog mi avrebbe dato noia. Ci ha messo pure molto più tempo di quanto pensassi: però è sempre bello ritrovarlo qui dove l'avevo lasciato. Dà un senso di sicurezza: e finisce sempre che qualcosa ci ricomincio a scrivere. In secondo luogo, non chiedo scusa perchè voi non esistete. Ora non cominciate ad agitarvi sulla sedia e a gridare "cogito ergo sum": cartesianamente parlando, esistete eccome. Però siete al massimo un paio di persone, e la voce di un paio di persone che protestano non arriva neanche al primo piano da cui sto imbrattando pagine web con microchip in times new roman. Foste in mille, ancora ancora, capirei.


Comunque, con tutto quel che è successo nel mondo, mi ero preso appunti sul cellulare di quel che volevo dire e potevo parlare: doveva venire una sorta di "considerazioni sparse", ma mi è sembrato troppo semplicistico per un cervellotico come me. Il cervello è l'organo che permette di fare un sacco di bei pensieri; pare che quello maschile si presenti così:
















Siccome però sono un cervellotico, sostituite la parte "motori, motori e ancora motori" con una discarica abusiva di pippe mentali.


Comunque alla fine non faccio "considerazioni sparse", per la gioia di coloro che hanno letto approfondimenti di ogni tipo su Raimondo Vianello, il Vulcano Ejaculatiol (non è mia, ma è comunque geniale come definizione...), Fini che si accorge solo ora che cancellare AN e inglobarla nel partito politico di un pappone è stato un lieve errore di valutazione - la coerenza delle volte sarebbe gradita - e l'Inter che a momenti ci lascia lo scudetto, sia quello odierno che del 2006. Alla fine spiazzo tutti e ripesco dal dimenticatoio "Natural Born Killers".


In quel periodo fece molto scandalo per il contenuto di violenza all'interno del film: tutto fumo negli occhi ovviamente. Perchè Natural Born Killers magari nella prima parte del film può pure somigliare a un film sulla violenza, quella becera e fisica, compiuta da due minorati mentali per il gusto di uccidere: ma è la seconda parte il vero capolavoro. Intanto, entrano in scena due mostri come Tommy Lee Jones e Robert Downey Jr., e da soli portano un film fondato su un bravo attore - Woody Harrelson, una mia personale passione - e una onesta mestierante che si è fatta una carriera sul "mio dio quanto sono strana e cattiva" a un livello superiore. In seconda battuta, l'ultima parte del film è fondamentalmente tutta incentrata sulla violenza altrui: quella delle prigioni e, soprattutto, quella dei media, il che porta tutti sullo stesso livello di Mickey e Mallory. Il direttore del carcere, con la sua improbabile pettinatura a onda surf, punisce gli avventori del carcere con un macinino che, sottoposto alle narici, le dilata a livelli disumani creando un dolore fisico, una tortura che neanche nel Medioevo. Il conduttore televisivo che deve convincere Mickey a fare un'intervista prima che gli venga fritto il cervello riesce nell'intento elencando i maniaci di cui ha fatto lo speciale, affermando poi che lo share della puntata sui due maniaci protagonisti ha spazzato via tutti gli altri in termini di audience. La scena si presenta pressapoco così:
"Ne hai fatto uno su quello di Milwaukee?"
"Sì, sì"
"Il più seguito qual è stato?"
"Ah, il tuo, l'ha spazzato via"
"E su quel pazzo stupratore di Ted Bundy?"
"Anche quello... naaah, zero assoluto, non c'è storia, sei più forte, vuoi scherzare"
"E l'hai fatto su Manson?"
"..... Manson ti batte..."
"E' difficile battere il re"
"Già, già"
Niente, alla fine della fiera Oliver Stone, se non si mette a fare megastronzate come Alexander, è sempre un bravo regista. Talk Radio, U-Turn, JFK: vi ho amato.
ps. Anni fa, negli anni più bui e beceri della moda, quando andava di brutto la maglietta con sopra scritto "de puta madre" perchè gli ignorantoni che la sfoggiavano credevano fosse un insulto, era uscita anche un'altra maglietta con su scritto "Oliver Stone". La spiegazione di tale citazione sfuggiva ad ogni umana comprensione, anche alla mia. Semplicemente dico, a voi che l'avete inventata: la peste sulle vostre famiglie.

mercoledì 31 marzo 2010

Sinceramente pensavo che dopo...

...la vomitata di ieri per un pò non avrei parlato di politica: davvero, ci credevo con tutto il mio cuore, anche perchè all'inizio - ormai un mese fa... - avevo promesso che avrei parlato il meno possibile di questa cosa. Ma sempre all'inizio avevo anche detto che le mie promesse valgono come quelle di un marinaio ubriaco che anche sulla terra ferma quando va al cesso gli sembra che ondeggi e fatica a beccare il buco: quindi mi son lavato la coscienza. Sapevo che non me la sarei cavata tanto a buon mercato, dopo ieri: e infatti, in tarda serata, becco su Sky "Rai per una notte", programma estemporaneo di cui ho seguito solo le parti salienti il giorno dopo su Repubblica.it. Ora, spettacoli di questo tipo mandano in brodo di giuggiole persone come me, sfegatati di libera circolazione dell'informazione e, di conseguenza, scettici per non dire di peggio del governo Berlusconi. Davvero, l'ho seguito con vivo interesse, fino a che il sonno non ha preso il sopravvento: ma erano già quasi le 2, e sinceramente penso proprio che ancora non mi sia abituato all'ora solare - o legale? beh, all'ora indietro, diciamo - scattata nel weekend e ancora la pago in termini di bioritmo. Comunque, nonostante le note positive, sono una persona che non riesce ad assimilare acriticamente neanche le arringhe di Travaglio, fatte per essere semplicemente ascoltate e applaudite. Travaglio, per la cronaca, si presenta così:














Cercavo una foto ironica del Travaglio: le prime quattro pagine di Google Images ne sono sprovviste. Evidentemente, una prova in più che l'ironia è di sinistra.
Comunque, non parlo dei fatti: di quelli è più ferrato lui. Parlo dell'utilità di una trasmissione del genere: non riesco a togliermi dalla testa il pessimistico, apocalittico pensiero che trasmissioni come queste, fatte da gente come quella, non arrivino a spostare un'opinione, e dunque un voto. Strano, vero? Perchè in fondo parlano di cose che dovrebbero interessare più coloro i quali han votato Berlusconi che gli altri: gli altri, se non l'han votato, un motivo ci sarà, e l'elenco delle marachelle del Cavaliere non può che rafforzare la propria scelta. Perchè la penso così? Ci arrivo in maniera schematica con alcuni punti, non mi sbilanco sul numero di essi perchè conoscendo la mia scarsa capacità di sintesi finiranno per essere sicuramente di più delle previsioni. Dunque:



a. Berlusconi convince il proprio elettorato che Santoro è il diavolo, Travaglio è Lucifero, Vauro è Caronte e così via. Siccome oramai la politica è più una questione di fede acritica che di razionalità critica, l'elettorato del Popolo delle Libertà assimila tutto ciò che dice il Premier e lo fa suo. Dunque, il fatto che sparisca l'inferno dalla televisione non è poi così grave per loro, anzi: siccome compiace il loro presidente, colui per il quale hanno votato, diciamo che è cosa buona e giusta che certe facce che fanno propaganda e non giornalismo non vadano più in onda. Sono poi le stesse persone che han creduto, sempre secondo la parola del Cavaliere, che sotto le tonache i giudici siano in realtà così:











Pensate di poter mai convincerli del contrario?

b. Direttamente legato al primo punto, gli elettori del Popolo delle Libertà difficilmente prenderanno visione di "Rai per una notte", e se anche le dessero un'occhiata al massimo potranno ritenere Santoro un coglione, Travaglio un contaballe e Berlusconi un figo perchè se le tromba tutte. Dunque, la trasmissione andrà ad uso e consumo di coloro che due cose sul Presidente le sanno, e le sanno perchè son fruitori del Fatto Quotidiano, di Anno Zero, di Repubblica, insomma si scelgono i media che più rispondono ai propri criteri politici, e se vogliamo ai valori a cui scelgono di dedicare più tempo, e sono gli stessi media che poi sono già presenti nella serata al Pala Dozza. Probabile che qualcosa di nuovo lo sentano: magari qualche punto di vista a cui prima avevano evitato di pensare. Certo massimo che succeda, si convinceranno ancora di più della propria idea.

c. Questo mi porta alla conclusioneche al massimo "Rai per una notte" amplifica la polarizzazione politica, certo difficilmente porta elettori dalla parte opposta a Berlusconi, che è già stato bravissimo agli occhi del suo bacino d'utenza a screditare i principali oratori di una serata simile. Il Premier sarebbe semplicemente un idiota a cancellare dunque queste trasmissioni. Ovviamente, non è che non spostino neanche un voto: la mia è una estremizzazione del concetto. Però, bisogna convenire che finchè Travaglio e Santoro faranno ciò che l'elettorato di destra si aspetta che facciano, cioè dimostrano quanto il governo di Berlusconi abbia del marcio al suo interno a partire dalla testa - sempre meno pelata tra l'altro -, l'elettorato di destra non li prenderà mai in considerazione come potenziale fonte da cui attingere. E' lo stesso problema di Internet: secondo alcuni, con Internet non saremmo più potuti stare all'oscuro di niente, tutti i fatti ci sarebbero parsi chiari perchè avremmo avuto gli strumenti per andarci a formare la propria idea sull'accaduto. Invece, non è vero niente: la rete è talmente vasta e satura di informazioni, che alla fine un fruitore di essa va a cercarsi le informazioni dove gli pare più logico cercarle. Dunque: per uno di sinistra, Repubblica e il Fatto, per uno di destra il Giornale e il Foglio. Stessa cosa: se uno vuole sentire il punto di vista di un anti-berlusconiano, va a guardarsi Anno Zero; se uno vuole sentire il punto di vista di un berlusconiano, guarda Porta a Porta, o più semplicemente Il Grande Fratello.

Per chiudere: ben vengano trasmissioni di una certa intelligenza che non spengono il cervello ma aiutano a sviluppare un senso critico altrimenti atrofizzato. Però, affinchè queste trasmissioni possano contare davvero a formare il pensiero di tutte le componenti della società italiana, e non quelle che un'idea se la sono già fatta e guardandoti la ribadiscono solamente, è necessario che diano un minimo appiglio alla destra, affinchè abbiano un certo appeal su certi spettatori. Mi spiego: uno che vota Popolo delle Libertà, che sa già cosa aspettarsi da un determinato programma perchè gliel'ha detto Berlusconi, non potrà mai e poi mai credere che qualsiasi cosa abbia fatto il governo sia completamente sbagliata, e non abbia fatto una cosa giusta. Insomma: come facciamo a portare prima di tutto spettatori ad Anno Zero, e in secondo luogo elettori a sinistra dello spettro? Cominciamo col dare a Cesare quel che è di Cesare: diciamolo se il Ministro all'Agricoltura ha fatto qualcosa di buono. Fa sicuramente bene a quelli di sinistra incazzati col paraocchi; e vedrete che magari - magari eh - anche quelli di destra cominceranno ad ascoltarti, perchè ti vedranno come effettivamente critico imparziale, e dunque la tua parola acquista maggior autorevolezza alle loro orecchie. Travaglio che parla bene del governo Berlusconi... fantascienza, vero?

martedì 30 marzo 2010

L'urna decreta...

Quel che non sono riuscito ad esprimere precedentemente in prosa e ho tentato di esprimere in immagini e istantanea, tento ora di specificarlo meglio in rima. E' diventata bella lunga: spero non vi annoi, ma che volete, o vi annoiate voi a leggerlo o mi annoiavo io a non scriverlo, sono al lavoro... quindi come si suol dire, meglio a voi che a me. Tra l'altro, domani è il mio ultimo giorno di contratto: si prevede un drastico calo di interventi sul blog, temo...


L'urna decreta solitario trionfatore
ma in pratica ognuno s' incorona vincitore.
I motti sovrastan i sorrisi e le bandiere
squallidi emblemi, fasulle figure
immolate a una misera eterna memoria
rimbalza tra orgoglio, arroganza e poi boria.


Si riscontra un criterio per interpretare
persin la fredda cifra d'una percentuale:
vera è sì alfine la nota convenzione
che in fondo matematica è solo un'opinione!

Quest'arte scompagina gli stupidi e stolti
li mescola a onesti a sprone di insulti
riesuma morti introversi e silenti
per mettergli in bocca opinioni attraenti
incuranti ed immemori dell'altrui modello
l'ignoranza è il più antico e severo flagello:

si fonde all'ignavia di proprie poltrone
piazzate dinanzi alla televisione
le immagini penetran persino il più acuto
e il proprio pensiero riman così muto.

E' nuova credenza che in democrazia
la colpa ricada un pò a mezza via
tra sciocchi che lasciano al proprio padrone
qualsiasi licenza e libera azione
e sciocchi che stuzzican proprio languore
con cariche aggiunte di nuovo spessore

gli stessi infine dicono che chi governa è specchio
d'un popolo ormai avvezzo a sostenersi su un ginocchio
che siamo schiavi e vittime di ciò che meritiamo
siam soggiogati e martiri di quello che scegliamo.

Rimembro a questi scettici che forse hanno scordato
cos'è democrazia quale forma d'uno stato
che maggioranza impone raziocinio e spiegazione
foss'anche aguzza e smilza la finale sottrazione:
incide assai poco se alfin la differenza
è misera ed esigua confrontata a minoranza.

Dunque rispettosamente provo a risarcire
l'immagine dei tanti che osaron dissentire:
coloro che governan se li sono meritati
soltanto gli individui che li hanno nominati!

Agli altri resta il fiasco d'una rappresentazione
che tenga affatto conto della loro posizione
per poi sentirsi dire quando tutto va in malora
che anch'essi sono degni dell'inetto che dimora
oppure se il governo fa qualcosa di decente
gli viene rinfacciato che non meritano niente.

Un cittadino non si può permetter l'imprudenza
d'essere in difetto della propria reverenza
e quando poi decidono che è meglio non schierarsi
d'ignominia e verecondia finiscono cosparsi.

E forse è proprio vero che persino i contenuti
di entrambe le compagini si sono un pò perduti
giungendo a coincidenza di molti degli aspetti
che in odierno passato decidevano i verdetti:
è un pò tutto più simile ad un supermercato
si simula di scegliere un prodotto ricercato

uguale a tanti altri che non sono poi diversi
e senza realizzarlo, ci siamo tutti persi
il labirinto è fatto da show televisivi
che vendono ammoniaca, sapone e detersivi.

In questo letamaio ormai in calcificazione
è facile trovarsi qualche giustificazione
sottrarsi dalla scelta, che forse non esiste
optar per defilarsi dietro a frasi qualunquiste
decider di non muoversi neanche d'una virgola
che tanto ogni fazione risponde a una sola regola

che è quella di coloro che detengon gli interessi
a cui tutti i politici rimangon genuflessi:
indugian malcelati dalle loro marionette
e intanto s'intrattengono a cambiargli le etichette.

Siamo sprofondati in una Torre di Babele
fatta di improperi, di risposte e di querele
in cui vige la legge di chi grida un pò più forte
di chi per primo riesce a sprangare le proprie porte
mettendosi al sicuro da un qualsiasi cambiamento
staccando la morale da qualsiasi turbamento.

Siamo prigionieri d'un inferno fatto a strati
con liste di iscrizione, bolli e certificati
incapaci di capir ciò che si può gettare via
dispersi dentro il limbo della burocrazia.

Null'altro posso dire che non scada nel banale
e già c'è sprofondato questo sproloquio verbale
è un piccolo compendio d'un quotidiano sfogo
d'avere sulle spalle un opprimente giogo
rimangon come al solito incertezze irrisolte
e sbagliando non si impara che a sbagliare due volte.