mercoledì 31 marzo 2010

Sinceramente pensavo che dopo...

...la vomitata di ieri per un pò non avrei parlato di politica: davvero, ci credevo con tutto il mio cuore, anche perchè all'inizio - ormai un mese fa... - avevo promesso che avrei parlato il meno possibile di questa cosa. Ma sempre all'inizio avevo anche detto che le mie promesse valgono come quelle di un marinaio ubriaco che anche sulla terra ferma quando va al cesso gli sembra che ondeggi e fatica a beccare il buco: quindi mi son lavato la coscienza. Sapevo che non me la sarei cavata tanto a buon mercato, dopo ieri: e infatti, in tarda serata, becco su Sky "Rai per una notte", programma estemporaneo di cui ho seguito solo le parti salienti il giorno dopo su Repubblica.it. Ora, spettacoli di questo tipo mandano in brodo di giuggiole persone come me, sfegatati di libera circolazione dell'informazione e, di conseguenza, scettici per non dire di peggio del governo Berlusconi. Davvero, l'ho seguito con vivo interesse, fino a che il sonno non ha preso il sopravvento: ma erano già quasi le 2, e sinceramente penso proprio che ancora non mi sia abituato all'ora solare - o legale? beh, all'ora indietro, diciamo - scattata nel weekend e ancora la pago in termini di bioritmo. Comunque, nonostante le note positive, sono una persona che non riesce ad assimilare acriticamente neanche le arringhe di Travaglio, fatte per essere semplicemente ascoltate e applaudite. Travaglio, per la cronaca, si presenta così:














Cercavo una foto ironica del Travaglio: le prime quattro pagine di Google Images ne sono sprovviste. Evidentemente, una prova in più che l'ironia è di sinistra.
Comunque, non parlo dei fatti: di quelli è più ferrato lui. Parlo dell'utilità di una trasmissione del genere: non riesco a togliermi dalla testa il pessimistico, apocalittico pensiero che trasmissioni come queste, fatte da gente come quella, non arrivino a spostare un'opinione, e dunque un voto. Strano, vero? Perchè in fondo parlano di cose che dovrebbero interessare più coloro i quali han votato Berlusconi che gli altri: gli altri, se non l'han votato, un motivo ci sarà, e l'elenco delle marachelle del Cavaliere non può che rafforzare la propria scelta. Perchè la penso così? Ci arrivo in maniera schematica con alcuni punti, non mi sbilanco sul numero di essi perchè conoscendo la mia scarsa capacità di sintesi finiranno per essere sicuramente di più delle previsioni. Dunque:



a. Berlusconi convince il proprio elettorato che Santoro è il diavolo, Travaglio è Lucifero, Vauro è Caronte e così via. Siccome oramai la politica è più una questione di fede acritica che di razionalità critica, l'elettorato del Popolo delle Libertà assimila tutto ciò che dice il Premier e lo fa suo. Dunque, il fatto che sparisca l'inferno dalla televisione non è poi così grave per loro, anzi: siccome compiace il loro presidente, colui per il quale hanno votato, diciamo che è cosa buona e giusta che certe facce che fanno propaganda e non giornalismo non vadano più in onda. Sono poi le stesse persone che han creduto, sempre secondo la parola del Cavaliere, che sotto le tonache i giudici siano in realtà così:











Pensate di poter mai convincerli del contrario?

b. Direttamente legato al primo punto, gli elettori del Popolo delle Libertà difficilmente prenderanno visione di "Rai per una notte", e se anche le dessero un'occhiata al massimo potranno ritenere Santoro un coglione, Travaglio un contaballe e Berlusconi un figo perchè se le tromba tutte. Dunque, la trasmissione andrà ad uso e consumo di coloro che due cose sul Presidente le sanno, e le sanno perchè son fruitori del Fatto Quotidiano, di Anno Zero, di Repubblica, insomma si scelgono i media che più rispondono ai propri criteri politici, e se vogliamo ai valori a cui scelgono di dedicare più tempo, e sono gli stessi media che poi sono già presenti nella serata al Pala Dozza. Probabile che qualcosa di nuovo lo sentano: magari qualche punto di vista a cui prima avevano evitato di pensare. Certo massimo che succeda, si convinceranno ancora di più della propria idea.

c. Questo mi porta alla conclusioneche al massimo "Rai per una notte" amplifica la polarizzazione politica, certo difficilmente porta elettori dalla parte opposta a Berlusconi, che è già stato bravissimo agli occhi del suo bacino d'utenza a screditare i principali oratori di una serata simile. Il Premier sarebbe semplicemente un idiota a cancellare dunque queste trasmissioni. Ovviamente, non è che non spostino neanche un voto: la mia è una estremizzazione del concetto. Però, bisogna convenire che finchè Travaglio e Santoro faranno ciò che l'elettorato di destra si aspetta che facciano, cioè dimostrano quanto il governo di Berlusconi abbia del marcio al suo interno a partire dalla testa - sempre meno pelata tra l'altro -, l'elettorato di destra non li prenderà mai in considerazione come potenziale fonte da cui attingere. E' lo stesso problema di Internet: secondo alcuni, con Internet non saremmo più potuti stare all'oscuro di niente, tutti i fatti ci sarebbero parsi chiari perchè avremmo avuto gli strumenti per andarci a formare la propria idea sull'accaduto. Invece, non è vero niente: la rete è talmente vasta e satura di informazioni, che alla fine un fruitore di essa va a cercarsi le informazioni dove gli pare più logico cercarle. Dunque: per uno di sinistra, Repubblica e il Fatto, per uno di destra il Giornale e il Foglio. Stessa cosa: se uno vuole sentire il punto di vista di un anti-berlusconiano, va a guardarsi Anno Zero; se uno vuole sentire il punto di vista di un berlusconiano, guarda Porta a Porta, o più semplicemente Il Grande Fratello.

Per chiudere: ben vengano trasmissioni di una certa intelligenza che non spengono il cervello ma aiutano a sviluppare un senso critico altrimenti atrofizzato. Però, affinchè queste trasmissioni possano contare davvero a formare il pensiero di tutte le componenti della società italiana, e non quelle che un'idea se la sono già fatta e guardandoti la ribadiscono solamente, è necessario che diano un minimo appiglio alla destra, affinchè abbiano un certo appeal su certi spettatori. Mi spiego: uno che vota Popolo delle Libertà, che sa già cosa aspettarsi da un determinato programma perchè gliel'ha detto Berlusconi, non potrà mai e poi mai credere che qualsiasi cosa abbia fatto il governo sia completamente sbagliata, e non abbia fatto una cosa giusta. Insomma: come facciamo a portare prima di tutto spettatori ad Anno Zero, e in secondo luogo elettori a sinistra dello spettro? Cominciamo col dare a Cesare quel che è di Cesare: diciamolo se il Ministro all'Agricoltura ha fatto qualcosa di buono. Fa sicuramente bene a quelli di sinistra incazzati col paraocchi; e vedrete che magari - magari eh - anche quelli di destra cominceranno ad ascoltarti, perchè ti vedranno come effettivamente critico imparziale, e dunque la tua parola acquista maggior autorevolezza alle loro orecchie. Travaglio che parla bene del governo Berlusconi... fantascienza, vero?

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