C'era un motivo se evitavo di ascoltare le lezioni di fisica, preferendo ballare il twist sulle note di un Louis Armstrong che riecheggiava solamente nella mia testa. Comunque.
La gente si fa impaurire dai telegiornali che le dicono che il riscaldamento globale porterà oceani a riempirsi, città ad essere allagate, iceberg a staccarsi e andare a farsi una vasca in piazza a Stoccolma di sabato pomeriggio, senza pensare che, forse, queste cose accadranno tra un paio di milioni di anni. Dopodichè, bestemmiano il Signore perchè nevica il 5 di marzo. Ora, delle due l'una: o fate la vostra brava, selezionata, rigorosa raccolta differenziata, e date un bel colorino a carta, plastica, vetro ed escrementi, e non vi lamentate se l'inverno è stato uno dei più rigidi degli ultimi 50 anni, oppure cominciate a scartabellare la vostra lattina di Coca-Cola dal finestrino della macchina sulla Statale, a vedere se tornano gli inverni che hanno a Miami. Tra l'altro, mi sembra che nonostante il freddo, i disastri naturali avvengano come e più di prima: ormai la natura è incazzata, e mi pare inutile continuare a bestemmiarla gridando "porco zio" per poter dire nell'Aldilà "io non ho mai bestemmiato in vita mia". Se Dio esiste, non crediate di poterlo fottere con quelli che non sono altro che cavilli burocratici stile compagnia telefonica.
2. Questo discorso mi ha fatto venire in mente un'idea per un racconto. Sapete, oramai vivo solo di idee irrealizzate, perchè la mia pigrizia mi impedisce di iniziare a scrivere qualcosa di serio, e quandunque mi ci metta non faccio altro che annoiare me stesso dopo un paio di pagine: penso che annoiare se stessi sia una delle condanne peggiori, e quindi evito proprio di impegnarmici. Fortuna che c'è il blog... Comunque, pensavo ad uno stato in cui piove sempre - sai che novità - in cui c'è un killer che uccide le persone con l'ombrello. Un ombrello è un oggetto che serve a ripararsi dalla pioggia quando si è in giro, e si presenta pressapoco così:
Alcuni usano l'ombrello anche per ripararsi dal sole: ad esempio, i piloti di motociclismo utilizzano ombrelli tenuti da ragazze con le tope molto spalancate affinchè lo stesso li protegga dai raggi del sole, che creerebbero all'interno del casco un microclima da forno a microonde, con lo spiacevole inconveniente di friggere il cervello agli stessi. Tutte le scuse son buone per avere vicino una ragazza con la topa spalancata.
Comunque i capi di stato, presi dalla frenesia e confusione più totale, cominciano a varare riforme assurde, del tipo che anche quando piove non si possono usare ombrelli, e chi verrà avvistato con l'ombrello o semplicemente non bagnato si dispone che venga punito con 15 anni di lavori forzati. I meteorologi decidono allora di prendere in mano la situazione: si mettono d'accordo per influenzare l'opinione pubblica, per spaventarla ancora di più, per dividerla. Insomma, si inventano che da lì ad una settimana sarebbe arrivata la tempesta del secolo, una roba di una violenza inaudita, acqua a secchiate. I cittadini, già privati della possibilità di usare l'ombrello, scappano e con essi i capi di stato. Approfittando della confusione generale, i meteorologi salgono al potere instaurando una dittatura fatta di previsioni meteo fasulle e di promesse di bel tempo futuro. Non ho ancora deciso se a quel punto il killer dell'ombrello possa tornare in azione contro i suoi stessi governanti diventando da spauracchio idolo o se farlo finire così. Più probabile che non lo inizi neanche.
3. Preferirei non commentare l'ennesimo schifo politico che si sta perpetrando in questi giorni in Italia. Faccio solo una piccola considerazione perchè me la estrapolano con le tenaglie: basta, basta e ri-basta dire che, in politica, son tutti uguali. Pensiamo ad analizzare i fatti - fatti, parola chiave - di un governo, di un partito o anche solo di un politico, e togliamogli da sotto il culo il facile sgabello del "gli altri sono peggio" affinchè cada a gambe all'aria. Davvero, non ne posso più. "Ci pisciano in testa, e dicono che piove".




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