lunedì 8 marzo 2010

E rieccomi qua...

...come promesso, a fornire opinioni sebbene non mi siano mai state chieste: ma è anche questo il bello. Archiviato il capitolo Bigelow, parliamo un pò degli attori. Jeff Bridges è un mio feticcio dai tempi della "Leggenda del Re Pescatore" del rincoglionito ex Python Terry Gilliam; la mia ammirazione si è trasformata in autentica adorazione dopo "Il Grande Lebowski", ed è quindi con felicità che a scatola chiusa dico che è un Oscar meritato a prescindere per uno degli attori più sottovalutati di Hollywood. Dopo il latrocinio dell'anno passato perpetrato ai danni di quel "pezzo di carne maciullata" in favore dei ben più scottanti e politicamente rilevanti valori della comunità gay, un ubriacone che fa la parte dell'ubriacone viene premiato, e tutti noi ubriaconi facciamo salti di gioia.

Veniamo alla nota dolente. Il bel faccino di Sandra Bullock credo difficilmente avrà imparato a recitare dopo i 40 anni, e quindi trovo sorprendente tanto la nomination quanto la vittoria. Non ho assolutamente visto il film: è tra quelli che mi son ripromesso di guardare, ed ora che ha pure vinto l'attrice di "Speed" mi è pure venuta maggiore curiosità. Devo dire che a 15 anni avevo una pura passione per la Bullock: ma era solo una pulsione sessuale negli anni di fregola adolescenziale, in cui anche un cassonetto differenziato avrebbe attirato in me un certo appetitoso stimolo. Ora son cresciuto: non di molto, ma son cresciuto.

Nota di merito allo sconosciuto Cristoph Waltz: la sua interpretazione del nazista in "Bastardi senza gloria" è a dir poco credibile, a dir molto eccezionale, a essere obiettivi ottima. E aggiungo una piccola postilla al film: uscito dalla sala ero abbastanza contrariato verso quel simpatico cialtrone di Tarantino, che tanta ammirazione mi ha destato negli anni passati. Ma ultimamente mi è capitato spesso di ripensare al film: e devo dire che via via ha ridestato in me la fiamma quentiniana. Alla fine è una gran bella pellicola, altro che no.

Di Mo'nique non dico niente, tranne che assomiglia troppo a Queen Latifah: la "Big Mama" di Tom&Jerry, cui non si vedeva mai il volto, me la son sempre immaginata così. Per quanto fosse un personaggio più che simpatico - mitiche le scene in cui seguiva con la scopa il povero gatto - non pensavo potesse aspirare a un premio tanto ambito.

E ora una piccola carrellata di foto del buon Jeff nella sua interpretazione cult, tante quante blogger mi permette: immagino saranno massimo due. Alla fine l'hai riavuto il tuo tappeto, e con gli interessi, Drugo...

























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