
So che sono insopportabile, ma prima di proseguire apro una parentesi. Non vi sembra strano che, in riferimento al membro maschile, si usi la parola cazzo quotidianamente nelle imprecazioni, mentre invece se si parla di sesso - sia in senso biologico che in senso tecnico - si usi la parola "pene"? Ha davvero un che di morboso, e a chiunque metti in bocca - con rispetto parlando - quella parola, diventa istantaneamente ai miei occhi poco credibile. Prendete i sessuologi: sono figli dell'invenzione del mestiere dell'opinionista. E' incredibile come chi abbia un'opinione possa farne un mestiere: bene o male, su certe cose, tutti noi ci facciamo un'opinione. Questi strani individui, della loro opinione, ne fanno un lavoro, e pure ben pagato. I sessuologi sono quelli che si sono inventati un lavoro dalla loro conoscenza del sesso presa da Wikipedia e dalla loro opinione su come si dovrebbe comportare una ragazza se il suo fidanzato fa cilecca per 4 volte di fila e gli viene duro solo se scopano bendati. Ma che si fottano.

Eccolo il vostro "pene".
Ma torniamo a noi. Dicevo, la Commissione per le Pari Opportunità di Forlì è composta da sole donne: scommetto che non ve ne fate specie. Io sì, perchè mi faccio specie di tutto. Se è vero che la Commissione delle Pari Opportunità deve vigilare, tra le altre cose, sul fatto che un sesso non venga discriminato in ambito politico - e lavorativo in maniera più in generale - com'è possibile che dia lavoro a sole donne? Così facendo, diventa l'esempio lampante del fatto che, ad un estremo o ad un altro, le Pari Opportunità sono una mera utopia. E badate bene, non lo dico per invidia: non lavorerei per le Pari Opportunità in Italia neanche con una pistola alla tempia, non perchè sia sessista, ma più semplicemente per non dar conto del mio operato a un principale che si presenta così:

Per carità, si presenta sicuramente meglio della mia "capa", dove per capa non intendo la mia testa ma colei che manda avanti la baracca in cui per ora lavoro. E lo dico apposta: se proprio lo volete sapere, le Pari Opportunità hanno ottenuto una vittoria assolutamente sconvolgente, che porterà a riconsiderare il ruolo delle donne in politica e che finalmente le innalzerà al livello dei colleghi maschi se non oltre. A Forlì, quando si parla di un Assessore di sesso femminile, la si deve apostrofare con l'epiteto "Assessora". Contenete la gioia, care ragazze!
Le Pari Opportunità, così come l'Ecologismo o la lotta alla pedofilia, sono il classico esempio di una giusta causa che, se spinta all'eccesso, porta a cazzate macroscopiche, quando non a risultati palesemente ridicoli, giungendo infine a svalutare la causa stessa agli occhi di coloro che semplicemente simpatizzano o se ne fregano proprio. E d'altro canto, se in un paese colei che dovrebbe essere l'esempio più inattaccabile e lampante di cosa si può diventare se si persegue la causa delle Pari Opportunità... è ovvio che le Pari Opportunità diventano una puttanata.
Ah, Mara.. è inutile che ti tagli i capelli a caschetto per darti un tono serio, contenuto, pacato. I maschietti se lo ricordano tutti com'eri, prima..

Ho riletto ora il post... mamma mia, quante parolacce... giuro che dal vivo son meno scurrile!
RispondiEliminaPer la precisione "I principi delle pari opportunità nella legge italiana sono contenuti nella Costituzione agli Artt. 3, 37, 51 e 117. Il D. Lgs. 29/93 dispone che almeno 1/3 delle donne sia parte nelle commissioni degli uffici pubblici. La legge costituzionale che ha modificato l’art. 51 della Costituzione, il 5 maggio 2003, dispone la rappresentazione delle donne nelle cariche politiche." (fonte: il libro di testo dei sessuologi, ovvero Wikipedia). Dopo questa premessa da sessuologo opinionista di tutto rispetto dico ciò sulle pari opportunità: ""RISPETTATE IL CAZZO! E, DOMATE LA FICA! DOMATELA!!!" (incipit dello splendido monologo di Tom Cruise in Magnolia,http://www.youtube.com/watch?v=6YrA_r96ZD8) Questo è subito per sparigliare le carte, come nello scopone scientifico, sempre per rimanere in tema. Condivido, Paolo, quasi tutto quello che hai scritto, tranne il fatto che i sessuologi siano meri opinionisti e che le Pari Opportunità siano una giusta causa in partenza. Le mie sono umili precisazioni: i primi, i sessuologi, sono psicologi del sesso e mai come ora serve una buona e sana cultura sessuale (noi siamo la "Cioè" Generation!). Le seconde, le Pari Opportunità, sono un concetto probabilmente socialmente corretto, ma che è sbagliato in partenza. Semplicemente perché in natura non esistono le Pari Opportunità per gli esseri viventi: esiste la Selezione Naturale. Il che significa che ognuno secondo le sue determinate caratteristiche deve poter fare ciò di cui ha le capacità e le dimostra. Il concetto è: non serve nulla fare le liste rosa per garantire un tot di numeri di posti alle donne quando, in Italia, la politica è, come il calcio, fatta maggiormente da opiniosti dotati di "pene", generalmente frequentanti i bar (gli opinionisti, non i loro peni). Ovviamente, chi conosce la comunicazione, prende ste liste rose e le sfrutta come ritorno di immagine: e vai con le candidature di modelle, ex-soubrette e puttanoni!!! Complimenti donne! Spero che siate contente di essere rappresentate da questi stereotipi e non da una Merkel, che, sono sicuro, esiste anche in Italia da qualche parte, ma quali opportunità ha effettive di governare??? E ancora: ma gli omosessuali ed i transessuali, che sono persone, quali diritti gli garantiscono le Pari Opportunità? Per i diritti inviolabili dell'uomo esiste la carta fatta a Parigi nel 1948, eppure a volte più che una carta dei diritti mi sembra un bigliettino dei Baci Perugina, per quanto sa effettivamente tenuta in considerazione... Pensa: la carta dei Diritti dell'Uomo è stata fatta nel 1948 e l'omosessualità è stata decriminalizzata nel Regno Unito nel 1967, in Italia nel 1992 e, pensa, in India nel 2009! Un plauso alla Polonia, in cui è stata decriminalizzata nel 1932, ma 7 anni dopo sarebbe stat invasa da Hitler e, quindi, quei poveri gay saranno rinsaviti in massa... Ecco le Pari Opportunità cosa dovrebbero essere per me: parità di accesso ai diritti civili all'interno di uno stato civile, condividendone ovviamente doveri e responsabilità sociale. Quindi, grande sindaco Chiamparino che ufficiosamente sposato a Torino la prima coppia gay, presenziando al loro ricevimento di finte nozze civili!
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