domenica 21 marzo 2010

Non è che portando le cose...

...all'estremo e all'ennesima potenza vengano fuori prodotti migliori. L'hanno detto questo a Bill Guttentag? Voi direte: chi diavolo è Bill Guttentag? Ha un nome mezzo inglese e mezzo tedesco che se lo traduci in italiano viene più o meno: Guglielmo Buona Giornata. In realtà è un regista che ho anche scoperto aver vinto l'Oscar per ben due volte: sempre con dei documentari, ma è comunque un pluripremiato. Il problema è quando si smette di fare la propria specialità, e inizi a fare film che hanno pure delle pretese.

Sto parlando di "Live! Ascolti record al primo colpo". Ovviamente, quel pervertito che traduce i titoli dei film dall'inglese all'italiano non s'è sprecato e c'ha voluto piazzare la battuta, ma via, vista la serietà del film gli faccio i complimenti, così almeno in Italia si capisce che è un esempio dei più classici di film spazzatura che ogni anno fanno la strada dall'oltreoceano a qua. Il film narra di un reality show con 6 concorrenti che dà a 5 di loro 5 milioni di dollari: il sesto, invece, viene ucciso, perchè si tratta della più classica roulette russa, quella del "Cacciatore", quella dei 5 colpi a salve e uno caricato per davvero. Ci si punta la pistola alla tempia, si preme il grilletto e tanti auguri. Si presenta pressapoco così:













Il problema dei film sui reality show, è che gioco forza si vanno a confrontare col capostipite e forse più bello - almeno secondo me: sto parlando ovviamente del Truman Show, dimenticato delinquenzialmente agli Oscar con un Jim Carrey che è una roba spettacolare. Comunque, torno al discorso di apertura: non è che, perchè fai l'ennesima denuncia contro quei furti di neuroni legalizzati che sono i reality show odierni portando il concetto all'estremo, il senso della denuncia cambia. Quel che vuoi dire rimane uguale: un messaggio detto, ridetto e stradetto. Semmai, hai voglia di far dei soldi mettendo il faccino di Eva Mendes davanti allo schermo tanto per accontentare i feticisti, e vuoi scandalizzare spostando il concetto da "controllo televisivo della vita di una persona" a "controllo televisivo della morte di una persona". Si presenta come cinismo: in realtà è solo furbizia.

Dunque, se mai vi fosse passato per la testa di darci un'occhiata, vi risparmio tempo ed energie: quello che muore è quello con la ragazza giovane e alla fine sparano anche a Eva Mendes che è la creatrice dello show che fino a un attimo prima, avendo visto la morte in diretta, s'era ricreduta sulla bontà dell'idea. Ben fatto, Eva: e complimenti per il tempismo.

E non arrabbiatevi se vi ho detto come va a finire, perchè credetemi vi ho fatto solo un favore.

1 commento:

  1. Non commento sui reality, però ho un aneddoto strano riguardo al film "Crazy Heart", che domenica mi ero apprestato ad andare a vedere. Prima cosa, non capisco come un film che ha vinto 2 Oscar venga relegato in una sola sala cinematografica a 2 orari come 17.30 e 21.30, in una città come Bologna... Secondo, leggo Cinema Nosadella sulla programmazione del sito mymovies.it. Poiché ben sapevo dove fosse tale cinema, domenica pomeriggio, uscito di buona lena mano a mano con Alessandra, mi dirigo verso via Nosadella. Giunto sul posto, alle ore 17.00, scopro con forte rammarico che il cinema non esiste più e che al suo posto verranno fatti degli appartamenti da una ditta edile di Forlì, tale Soles, o similia. Il che mi ha, ovviamente, impedito anche questo weekend la visione del suddetto film, salvo poi scoprire che non era il Cinema Nosadella, ma il "Nuovo" Cinema Nosadella a proiettare "Crazy Heart" a quegli orari insulsi. Questo cinema è talmente "Nuovo" che non è più in via Nosadella, bensì molto, molto più distante, che a piedi ci impieghi una bella mezzoretta. Vai te a capire che il Nuovo Cinema Nosadella sta in via Berti... bah... mi raccomando: vota bene sabato!

    RispondiElimina